giovedì 11 giugno 2020

I BENEFICI DELLA SUBACQUEA (parte 2)

               
Fitness per la mente

L'attività subacquea ha subito nell'arco degli anni una profonda trasformazione: da sport riservato a pochi esperti dotati di grandi capacità fisiche è diventata un'attività ludica di massa aperta ad un vastissimo pubblico.
Questo cambiamento ha fatto sì che anche l’identità e il profilo psicologico del subacqueo d’oggi non corrispondono a quello di chi si dedicava alle immersioni fino a 25 anni fa. Il subacqueo, sia tecnico che ricreativo, fino agli anni ’60 e ’70, era nella maggior parte dei casi una persona con spiccate caratteristiche di individualismo tanto dal punto di vista psicologico quanto da quello sportivo.
La struttura di personalità era, infatti, più simile a quella dell’alpinista o del paracadutista nel senso di atleti che cercano di migliorare gradualmente le proprie capacità e di riuscire a superare i propri limiti tramite un training continuo e impegnativo.
Le rivoluzionarie innovazioni tecnologiche hanno invece profondamente modificato l’immersione subacquea consentendo praticamente a tutte le persone – compresi i portatori di handicap – di effettuare delle piacevoli immersioni ricreative.
L’immersione subacquea ha inoltre sviluppato delle attività collaterali.
Vivere una la realtà associativa: corsi, convegni, aggiornamenti, libri, riviste, forum e newsgroup,blog, dei siti web dedicati alla subacquea.
Acquisizione di specialità e brevetti.
Sperimentare la dimensione sportiva del rapporto di coppia (relazione con il buddy).
Vivere la dimensione di gruppo, le sue dinamiche e la figura del leader.
Conoscere e sperimentare la comunicazione non verbale: i segnali in immersione.
L’amore per la formazione, essere una guida e avere disponibilità alla collaborazione, che portano un subacqueo a diventare Dive Master. La passione per la didattica, che si concretizza con il diventare un Istruttore.

Ma cosa c’e di cosi specifico nell’attivita’ subacquea?
Riportiamo alcune caratteristiche che possono differenziare l’immersione subacquea di tipo sportivo (anche tecnica) da altre discipline, facendone un’esperienza con una forte valenza emotiva oltre che una pratica sportiva:
    1.    è uno sport nel quale il principiante, pur non possedendo alcuna competenza specifica, può raggiungere i traguardi prefissati dall’istruttore in pochissimo tempo a differenza di altre attività dove occorrono anni di impegno per ottenere risultati importanti;
    2.    il raggiungimento degli obiettivi sottostà alla presenza di stress e di un particolare stato d’animo (apprensione, senso di panico) in maniera più significativa rispetto ad altre discipline sportive;
    3.    i fattori età, sesso e forza fisica sono del tutto relativi se raffrontati con l’importanza che assumono in altri sport, dove la competizione è l’elemento fondamentale;
    4.    l'elemento discriminante che fa sì che un sub possa diventare nel tempo un “esperto” è la cosiddetta "acquaticità".            Con questo termine si intende una naturale confidenza che l’essere umano ha per l’acqua fin dalla nascita.
    5.    Gli elementi di "piacevolezza" degli altri sport come la fatica, l'arrivare per primo, la tolleranza al dolore causato dalla tensione muscolare, non appartengono al subacqueo che, al contrario, deve stare attento a non fare eccessiva fatica, che se avverte dolori muscolari o se si accorge che l'impegno diventa un sacrificio eccessivo deve interrompere la sua attività sportiva, che deve vigilare e stare attento al compagno e rispettare il posto che la guida subacquea o l’istruttore gli hanno assegnato durante il briefing, che precede l’immersione.

Quindi quale puo’ essere il motivo per immergersi?
La psicoanalisi e altre scienze psicologiche si interessano della motivazione.
Ci si potrebbe chiedere: Perchè sei attirato dalla subacquea? Potresti rispondere che ti immergi "perché vuoi vedere pesci interessanti e coralli colorati" oppure "con lo scopo di raggiungere dei cambiamenti", compreso il superare la paura.
Le scienze psicologiche ci dicono che é possibile cercare di capire cosa ci spinge a immergersi esplorando nel nostro inconscio, nella nostra storia personale, andando indietro alla nostra infanzia e indagando nei suoi aspetti evolutivi.
Questi elementi possono rivelare le origini della tua motivazione o essere in grado di spiegare, nel caso di altri individui, cosa possa esserci, invece, alla base del timore di andare sott’acqua. Spesso, infatti, i motivi che una persona adduce come spiegazione del suo rifiuto di immergersi non sono quelli reali o i più importanti.
Torniamo pero’ all’origine della nostra curiosita’: perche’ fa bene alla nostra mente?
La respirazione lenta e profonda è importante per le immersioni subacquee per ottimizzare il consumo d’aria e il tempo di fondo,ma un ulteriore vantaggio è che la respirazione profonda e costante promuove un atteggiamento calmo e riduce il rischio di un infortunio all’espansione polmonare.
 La respirazione utilizzata durante la meditazione si sviluppa  respirando lentamente e profondamente. Questa, è simile a quella utilizzata nell’immersione che induce ad uno stato di calma e rilassamento poiché, concentrandosi  sull’ambiente sottomarino, non si pensa ai problemi che potrebbero verificarsi nella vita quotidiana.
Questo aiuta a ridurre lo stress e bilanciare il sistema nervoso!
 È stato dimostrato che uno stato mentale rilassato promuove un atteggiamento positivo e previene la depressione.
La respirazione profonda significa anche un maggiore apporto di ossigeno e  anche questo da numerosi vantaggi. L’aumento dei livelli di ossigeno nel corpo aumenta i livelli di energia, stimola la circolazione, favorisce la funzionalità cardiaca e polmonare e migliora le capacità mentali. Quando c’è abbastanza ossigeno nel corpo diminuisce la necessità di sostanze intossicanti e stimolanti.
Fare immersioni e’ allontanarsi dallo stress quotidiano .  Uno dei più importanti benefici e’ l’esposizione alla luce solare  che fornisce al corpo vitamina D che ha molti benefici per la salute tra cui un maggiore assorbimento di calcio che rafforza le ossa. Aumenta anche la produzione di endorfine nel cervello che ci fa “sentire bene”.
Il collegamento con la vita marina porta i benefici per la salute nelle immersioni a un livello completamente nuovo. Proprio come fanno le persone con i propri animali domestici, i subacquei creano una connessione con la vita marina che non dimenticheranno mai. Il puro piacere, meraviglia e soggezione di interagire e stare vicino a fantastiche creature marine produce una sensazione di maggior benessere. Questo sentimento aumenta quando ci troviamo di fronte ad una specie per la quale proviamo una certa attrazione o un particolare rispetto.
Essere un subacqueo significa dover imparare ad essere responsabile, sia di se stesso che del proprio compagno e  prendersi cura della propria sicurezza.
Si impara a restare calmi in ogni momento e ciò può aiutare durante situazioni stressanti anche nella vita di tutti i giorni.
Durante l’immersione, si incontrano persone con le quali si condivide  lo stesso entusiasmo e lo stesso interesse, spesso diventando anche buoni amici. È una sensazione esaltante riemergere da un’immersione ricca di meravigliosi ricordi e, poi, essere in grado di condividerli con compagni che sono eccitati quanto te!
Quante volte sentiamo parlare chi pratica subacquea in termini di rilassatezza, spensieratezza, relax? Quante volte le stesse sensazioni le proviamo tutte le volte che ci immergiamo?
La subacquea ha una caratteristica particolare: è in grado di trasformare lo stile di vita delle persone, permettendo esperienze rare in un ambiente unico.
Sott’acqua i momenti difficili della vita sono facilmente sostituiti da momenti felici, piacevoli e divertenti.
Questo probabilmente grazie anche a quelle componenti e caratteristiche proprie dell’ambiente marino. Il colore blu da’ sollievo!!Oltre a questo è il colore che normalmente viene utilizzato in ambienti in cui vuole essere raggiunto uno stato di pace e rilassamento. Non certo un giallo fosforescente!!! In mare siamo circondati da questo colore, sopra e sotto di noi.
Stare lungo la costa rende più rilassati!!
Attraverso la subacquea possiamo addirittura vivere da dentro questo paesaggio, associare quindi ai benefici della vista anche i benefici tattili del nostro organismo immerso nel blu.
L’acqua ringiovanisce le menti stanche!!
Sappiamo tutti come sott’acqua ci si rilassi, ma sappiamo altrettanto bene che dobbiamo sempre mantenere alta la nostra capacità di attenzione. L’ambiente favorisce sicuramente questa capacità, ma non va dimenticato che possiamo sempre migliorare le nostre abilità al fine di migliorare la sicurezza in immersione ma anche il nostro confort in acqua.
Guardare le fotografie fa bene, ma l’acqua nella vita reale fa meglio!!
La subacquea non solo ti permetterà di partire alla scoperta di un mondo completamente nuovo ma ti offrirà sensazioni uniche. Hai mai sognato di volare? Già, tra le sensazioni provate dai sub ci sono generalmente benessere e leggerezza, quasi fino all’assenza di gravità. Grazie al gav(giubbotto assetto variabile), infatti, potrai gestire la galleggiabilità muovendoti nello spazio subacqueo senza limiti! 
Una volta sott’acqua, è ora di distendersi! Lontano, lontanissimo dallo stress e dai piccoli problemi quotidiani, sarai immerso in un ambiente incontaminato e non dovrai far altro che lasciarti trasportare dall’atmosfera di questo universo silenzioso, completamente diverso, in cui non mancheranno benessere e serenità. Offrendo uno stacco totale da ciò che ci circonda nel quotidiano, la subacquea riduce lo stress in modo naturale: è provato scientificamente!
Uno studio ha dimostrato che il fatto di scendere a profondità comprese tra 20 e 30 metri gestendo il respiro permetterebbe di ridurre considerevolmente lo stress. La subacquea viene infatti paragonata allo yoga, disciplina basata sul controllo del respiro. Concentrandoti sul respiro nel blu, potrai scoprire una profonda sensazione di rilassamento.
Sott’acqua, la fiducia è pegno di sicurezza. La subacquea, sport praticato almeno in coppia, è ideale per rafforzare la fiducia in sé e verso gli altri. Permette anche di sviluppare un forte rapporto di fiducia con il proprio compagno di immersioni. La fiducia è quindi fondamentale per immergersi con la massima serenità gustandosi pienamente l’immersione. Poter contare sugli altri va bene, ma questa fiducia deve essere reciproca! Con la pratica, rafforzerai anche la fiducia in te sentendoti sempre più sicuro e autonomo se deciderai di passare al livello successivo. Un ottimo punto a favore del tuo compagno di immersioni, che dovrà poter sempre contare su di te.
Conclusioni:
 La preparazione dell’equipaggiamento, il briefing, l’ultima verifica dell’attrezzatura, l’assenza di gravità, lo scendere nel "blu", la modificazioni dei colori, l’affidarsi al compagno e al gruppo, la continua verifica di se stessi, il sentire il proprio respiro, gli incontri con i pesci e le altre creature marine, la contemplazione dei fondali e delle pareti, la suggestione alla vista di un relitto, di un anfora o di una grotta, l’euforia per l’impresa compiuta, il parlare dopo il silenzio, … sono solo alcuni dei numerosi aspetti che caratterizzano la dimensione psicologica dell’immersione.
Il comportamento dell’immergersi ha un grande significato simbolico. L’immersione può essere vista come "il ritorno nell’utero materno", un momento simbiotico nel quale il subacqueo si riunisce con il mare che ha sempre rappresentato la "grande madre" per l’arte e la psicoanalisi.

( ricerca e sistesi: Leandro D’Asaro)

bibliografia e fonti
Capodieci S. (2006), Sulle tracce di Colapesce: psicodinamica dell’immersione subacquea. In G. Venza, S. Capodieci, M. L. Gargiulo e G. Lo Verso "Psicologia e psicodinamica dell’immersione subacquea", Franco Angeli, Milano.
Polani D. (1999), "Psicologia dell’immersione". Editoriale Olimpia, Firenze.
Dan, Divers Alert Network Europe.

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