Giovedì 18 dicembre 2008 la FIAS provinciale di Parma e la Associ
azione Nazionale Marinai d'Italia 
hanno organizzato una conferenza sul sommergibile Scirè. All'evento ha partecipato una folta rappresentanza di subacquei di Parma e provincia che ha seguito con molto interesse il resoconto sull'ultima spedizione organizzata da IANTD Expeditions lo scorso settembre proprio sul sommergibile medaglia d'oro alla bandiera della nostra marina. Agostino Fortunato, Instructor Trainer IANTD e membro della spedizione, ha voluto rimarcare gli obbiettivi di rilevanza storica, archeologica e culturale delle spedizioni IANTD in genere e di
questa in particolare, che si è svolta su un relitto di così grande rilevanza storica nazionale ed internazionale. Durante la proiezione è stato possibile vedere il grosso lavoro preliminare di ricerca storica negli archivi inglesi, svolta da Fabio Runberti presidente 
di IANTD Srl, che ha portato alla luce la realtà di una azione preventiva del servizio di intelligence inglese che ha causato l'intercettazione e l'affondamento del sommergibile Scirè con tutto il suo equipaggio.
Le schede tecniche sui sommergibili della classe 600 della serie "Adua" e storiche sulle imprese che hanno portato lo Scirè ad essere insignito della medaglia d'oro, hanno inquadrato gli eventi bellici e fornito alla platea lo stimolo per un approfondimento. La proiezione delle fotografie subacquee della spedizione scattate dal fotografo subacqueo Jurek Lewandowsky e le informazioni sul lavoro di rilevamento ed analisi del relitto condotto da Calandrelli, Masucci e Fortunato sotto la direzione dell' Expedition Leader Fabio Ruberti (documentate attentamente dai video operatori Incalza e Grassini) hanno incuriosito i partecipanti che hanno anche posto domande sulle tecniche utilizzate. Agostino Fortunato ha voluto porre l'accento
anche sul grosso lavoro di segreteria, organizzativo e logistico fornito da Carla Binelli, Shai Roth e Mark Feder.
azione Nazionale Marinai d'Italia 
hanno organizzato una conferenza sul sommergibile Scirè. All'evento ha partecipato una folta rappresentanza di subacquei di Parma e provincia che ha seguito con molto interesse il resoconto sull'ultima spedizione organizzata da IANTD Expeditions lo scorso settembre proprio sul sommergibile medaglia d'oro alla bandiera della nostra marina. Agostino Fortunato, Instructor Trainer IANTD e membro della spedizione, ha voluto rimarcare gli obbiettivi di rilevanza storica, archeologica e culturale delle spedizioni IANTD in genere e di
questa in particolare, che si è svolta su un relitto di così grande rilevanza storica nazionale ed internazionale. Durante la proiezione è stato possibile vedere il grosso lavoro preliminare di ricerca storica negli archivi inglesi, svolta da Fabio Runberti presidente 
di IANTD Srl, che ha portato alla luce la realtà di una azione preventiva del servizio di intelligence inglese che ha causato l'intercettazione e l'affondamento del sommergibile Scirè con tutto il suo equipaggio.Le schede tecniche sui sommergibili della classe 600 della serie "Adua" e storiche sulle imprese che hanno portato lo Scirè ad essere insignito della medaglia d'oro, hanno inquadrato gli eventi bellici e fornito alla platea lo stimolo per un approfondimento. La proiezione delle fotografie subacquee della spedizione scattate dal fotografo subacqueo Jurek Lewandowsky e le informazioni sul lavoro di rilevamento ed analisi del relitto condotto da Calandrelli, Masucci e Fortunato sotto la direzione dell' Expedition Leader Fabio Ruberti (documentate attentamente dai video operatori Incalza e Grassini) hanno incuriosito i partecipanti che hanno anche posto domande sulle tecniche utilizzate. Agostino Fortunato ha voluto porre l'accento
anche sul grosso lavoro di segreteria, organizzativo e logistico fornito da Carla Binelli, Shai Roth e Mark Feder. Grossa commozione ha suscitato la fotografia in cui l'archeologo marino Ehud Galili consegnava a Fabio Ruberti un apparato ARO ritrovato nel 1982 all'interno del sommergibile Scirè e consegnato alla spedizione perchè venisse portato alle autorità museali italiane competenti, perchè venisse trovata una sua degna collocazione a memoria degli uomini caduti.
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